In Italia ci sono circa 30.000 bambini e adolescenti che vivono al di fuori della loro famiglia di origine. In queste situazioni, lo Stato utilizza solitamente l’Istituto dell’affido. Diversamente, questi bambini sono accolti in comunità residenziali o in altre istituzioni. Se la famiglia di origine dimostra di superare quella condizione tale per cui il magistrato aveva in origine disposto la separazione del minore, allora il bambino viene reintegrato nel nucleo familiare.
Il disagio che può vivere un bambino costretto a vivere lontano dalla propria famiglia che, per quanto emozionalmente complicata rimane l’unico punto di riferimento, è sempre grandissimo e i molti casi di cronaca non mancano di ricordarcelo quotidianamente. Ecco perché la Comunità Papa Giovanni XIII, nelle sue oltre 600 realtà, ogni anno accoglie circa 3.800 bambini, adulti disabili. Per ridare una speranza.
Il Villaggio della Gioia, in costruzione presso Forlì, nasce per dare una nuova soluzione a questo problema: accogliere i bambini con le loro famiglie, di modo da sostituire una sofferenza iniqua con una gioia nuova. Le famiglie sono sostenute dagli psicologi, dai pedagogisti, e dalle altre famiglie della comunità. Il Villaggio è stato uno dei grandi progetti che don Oreste Benzi ha sempre sostenuto in prima persona credendo fermamente che “Ogni bambino ha il diritto di vivere con la sua famiglia. Ogni famiglia deve essere aiutata nel momento del bisogno”, assicurandogli la vicinanza dei propri genitori, con un lavoro personale e di coppia dei genitori, coinvolgendo poi tutta la famiglia nella elaborazione di un progetto riguardante il proprio inserimento nel Villaggio, per poi concentrarsi sulle capacità dei genitori di aiutare e ascoltare il bambino. L’esperienza comunitaria fa vivere a ogni famiglia quel concetto di condivisione diretta e quotidiana che farà riscoprire quelle risorse positive che ciascuno ha e che potrà mettere a disposizione di tutti.
In questo modo attraverso una cultura della comunità, il Villaggio ricostruisce il senso di unità famigliare e evita innanzitutto il gravissimo trauma di un affido o di un inserimento in comunità ad un bambino, che invece potrà ritrovare la serenità perduta proprio all’interno di quel punto di riferimento che temeva di aver perduto. Fondazione Mediolanum Onlus non può non aiutare chi crede mette in campo Valori così grandi, così condivisi, tutti i giorni: Comunità, Libertà dal disagio e Amore.
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