CONTESTO
La regione nord-orientale del Kavango, una delle tredici regioni in cui si divide la Namibia, copre un area di 48.463 km2, circa il 6% della superficie totale del Paese; la regione è quella che ha la percentuale più alta di persone in una situazione di acuta povertà (30%). Nella sola Rundu circa il 40% della popolazione vive sotto della linea di povertà, mentre il tasso d’infezione del virus dell’HIV raggiunge circa il 21,5% uno dei tassi maggiori del paese inferiore solo a quello della vicine regioni dell’Ovamboland e del Coprivi.
Strettamente correlato con questo problema è la presenza di un gran numero di orfani e di bambini vulnerabili; complessivamente il Ministro per l’Infanzia e le Pari Opportunità indica che nel paese ci sono più di 150.000 orfani di cui circa 70.000 in conseguenza dei decessi per AIDS.
Tali statistiche da sole giustificano la scelta fatta di localizzare il progetto in esame nella regione del Kavango e in particolare nella sua capitale Rundu.
IL PROGETTO
L’obiettivo generale del progetto è di migliorare la condizione socio-economica e sanitaria dei bambini particolarmente disagiati, orfani o con genitori malati di HIV/AIDS nella Regione di Rundu contribuendo così al miglioramento generalizzato della regione e del paese e, in prospettiva, quello di fornire un sostegno alle famiglie dei bambini.
Il progetto, iniziato nel 2007 con venti bambini e una maestra, assiste ora 120 bambini. All’inizio le attività erano svolte in un minuscolo locale fatiscente e sotto un albero, dove si preparava da mangiare ed erano lavati i bambini; in seguito, e fino al giugno 2011, le attività educative sostenute dalla Ketuko sono state svolte nello spazio della mensa nell’area della Missione Cattolica di Kehemu, cuore della township di Rundu, in assenza di un edificio vero e proprio adibito a scuola. Nel luglio del 2011 si è invece riusciti a inaugurare un vero e proprio asilo con tre stanze per l’insegnamento, una segreteria e bagni per i bambini e le bambine. La struttura, intitolata a PierGiorgio Ballini, inaugurata alla presenza del Ministro dell’Interno è una fra le migliori della Repubblica per la qualità della struttura stessa e per il livello degli strumenti educativi. I bambini sono divisi in 3 classi e in base all’età (dai 4 ai 6 anni).
In questo periodo sono impiegate 3 maestre, 1 responsabile didattico, 1 donna delle pulizie, 1 guardia di sicurezza, con la supervisione di un manager di progetto. La struttura ha la denominazione di “Pre-Scuola” poiché prepara gli alunni alla scuola elementare impartendo lezioni basiche delle materie più importanti per il sistema scolastico namibiano: l’inglese, e la matematica cui sono stati aggiunti gli studi biblici.
L’IMPORTANZA DELLA AUTO-SOSTENIBILITA’
Il sostegno di Fondazione Mediolanum è servito a rendere l’asilo meno dipendente dal sostegno dei donatori e sostenendo una strategia di breve, medio-lungo periodo tramite le seguenti attività:
– affittare i locali alla parrocchia (o ad altre associazioni) che potranno utilizzarli nelle ore serali. A tale scopo si è firmato un accordo con la chiesa così da garantire un flusso costante di reddito;
– si è pensato inoltre di affittare le stanze della guest house ai volontari che vengono a lavorare sul progetto;
– è stata infine fatta richiesta per registrare l’asilo presso il Ministero dell’Educazione al fine di aprire le iscrizioni anche a bambini che possono permettersi di pagare la retta scolastica.
Contrastare la dispersione scolastica di 40 minori rom attraverso dei servizi di monitoraggio e di sostegno subordinati al...
ItaliaMissione chirurgica per operare 56 bambini iracheni affetti da ustioni e malformazioni facciali.
IraqRealizzazione di un centro accoglienza per bambini organi e abbandonati, spesso vittime di abusi e rapimenti.
Mozambico (Maputo)Sport Senza Frontiere è un progetto di inclusione sociale attraverso la pratica sportiva rivolto a minori socialmente sva...
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