IL CONTESTO
La continua lotta alla frontiera con l’Etiopia e l’instabile condizione politica non ha permesso lo sviluppo di infrastrutture come scuole, ospedali ed un adeguato sistema socio igienico sanitario. Tali condizioni hanno peggiorato l’accesso a servizi primari come acqua potabile, servizi igienici ed istruzione. La grave mancanza di personale sia a livello gestionale che sanitario (medico, infermieristico e tecnico) rende difficile l’organizzazione e lo sviluppo di un sistema sanitario. A tale fattore va aggiunta la carenza di farmaci dovuta in parte all’impossibilità economiche della popolazione ad acquistarli, alla difficoltà di rifornirsi e alla mancanza centri di salute nelle zone rurali. Dal 2004, presso l’università di Asmara, sono iniziati corsi formativi allo scopo di creare figure professionali (infermieri, tecnici e medici) in grado di sopperire alle carenze strutturali del paese. L’Orotta Referral Hospital rappresenta l’unico ospedale in grado di offrire adeguate cure sanitarie a pazienti pediatrici e adulti. In tale ambito, nel 2004 è nata, a livello volontariale, una collaborazione con l’Orotta Referral Hospital per aiutare i bambini cardiopatici. Lo scopo primario di tale attività era quello di offrire trattamento ai pazienti cardiopatici affetti inizialmente da cardiopatie semplici che tuttavia compromettono in breve tempo la sopravvivenza. Nel corso degli anni, si è aggiunta la necessità e la volontà di garantire la formazione in ambito sanitario per il personale ospedaliero in modo da rendere questo in grado di offrire una assistenza di base, anche in assenza delle equipes europee. La formazione è stata assicurata sia da attività didattica frontale che da docenza “sul campo” partendo da semplici nozioni di igiene di base, di prevenzione, ma anche l’insegnamento di nozioni complesse in ambito di rianimazione, sala operatoria per il personale locale che collaborava con la missione.
L’ Orotta Referral Hospital è Ospedale di riferimento della capitale con reparti medici e chirurgici per adulti e bambini. In particolare, l’azione è attuata nell’ambito del Reparto di Pediatria e di Ostetricia del citato Ospedale, che conta più di 400 posti letto, è gestito da 6 medici e da un numero del tutto esiguo di infermieri e tecnici, non in grado di far fronte alle necessità della popolazione. Fin dal 2004 i bambini affetti da cardiopatie congenite o acquisite, come la malattia reumatica, non potevano essere trattati e pertanto venivano lasciati alla loro breve storia naturale. Dopo 10 anni dall’inizio del progetto, nell’attuale ambulatorio cardiologico pediatrico, vengono censiti oltre 800 bambini con problemi cardiologici. Collaborazioni internazionali presenti presso l’Università di Padova hanno permesso ad un team pediatrico, cardiologico, anestesiologico e cardiochirurgico pediatrico in collaborazione con l’Associazione “Un cuore Un Mondo Padova”, di implementare le attrezzature in loco con altre apparecchiature essenziali alla diagnosi e cura dei bambini. Nel corso di questi anni, medici, infermieri e tecnici patavini si sono impegnati in attività di prevenzione, diagnosi e cura nonché di formazione del personale locale.
IL PROGETTO
Il Progetto prevede una missione annua in loco di un’equipe di 16 tra medici, infermieri, tecnici specializzati e logisti guidati dal Prof. Giovanni Stellin direttore della Cardiochirurgia Pediatrica e Congenita dell’Ospedale di Padova. L’attività comprende screening della popolazione pediatrica afferente all’ambulatorio di Cardiologia di Asmara, correzioni interventistiche e chirurgiche dei pazienti e follow up, il tutto effettuato dal personale italiano in collaborazione con il personale eritreo. Il Progetto è volto anche alla formazione del personale locale ed ha come scopo finale la completa autonomia nella gestione delle patologie cardiache in età pediatrica.
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