CONTESTO
Il Guatemala ha attualmente 14 milioni di abitanti. A nord confina con il Messico, a sud con El Salvador e Honduras e con il Nicaragua e Costa Rica: tutti paesi geograficamente facenti parte del Centro America. Ha solo due stagioni: la secca, chiamata stagione estiva e quella delle piogge, chiamata stagione invernale. Negli ultimi anni sono aumentati in Guatemala i problemi legato alla siccità, in quanto anche durante la stagione delle piogge, le precipitazioni non sono sufficientemente abbondanti. In alcuni anni si sono persi fino al 80% delle colture.
Esquipulas, dove sarà costruito il “Centro denutrizione infantile “, confina con Camotán. L’ospedale da costruire riceverà persone di Esquipulas, Chiquimula e anche di Camotán. Tutti luoghi molto poveri, così come l’Honduras ed El Salvador, paesi appunto confinanti.
Uno studio del Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia (UNICEF) nel 2013 informa che il 49,8% dei bambini sotto i 5 anni soffre di malnutrizione cronica in Guatemala. Chi ha più bisogno di attenzione sono i bambini, affetti da varie malattie, in particolare quelle derivanti dalla malnutrizione che colpisce pelle, occhi e polmoni, ecc. con tassi di mortalità piuttosto elevati. Le condizioni sono spaventose, basta pensare che il 56% dei bambini delle zone rurali è cronicamente malnutrito. Parallelamente a questo triste fenomeno se ne verifica un altro, ugualmente elevato, legato agli abusi sessuali, che si compiono sia all’interno della famiglia che all’esterno, nei confronti dei bambini di età compresa tra i 5 ei 16 anni. Le statistiche sono scioccanti e le conseguenze di questi abusi sessuali sulla popolazione infantile si ripercuotano immediatamente sui bambini e sulle loro famiglie. Gli effetti degli abusi possono continuare per molti anni nella vita dei sopravvissuti e quindi condizionare i loro rapporti con la società per più decenni a causa di problemi di salute e comportamento.
PROGETTO
In Guatemala ci sono ospedali privati dove soltanto chi ha grandi disponibilità economiche può accedere. Una situazione importante da segnalare è che in Esquipulas non c’è nessun ospedale. Il più vicino dista 54 chilometri; distanza che richiede circa un’ora e mezza di auto.
L’ospedale da costruire “Casa Santa Rita” è destinato ad accogliere ogni persona povera, soprattutto bambini e bambine in quanto, attualmente, la mortalità infantile è ancora troppo elevata. L’ospedale avrà un servizio ambulatoriale e un servizio ospedaliero per allettati (ospedalizzazione). È previsto un primo servizio ambulatoriale per un minimo di cento persone al giorno. Questi numeri possono aumentare in modo significativo in relazione alla disponibilità di personale sanitario volontario (medici ed infermieri) che mensilmente, a rotazione, affluisce soprattutto dagli Stati Uniti e dal Canada.
La continuità del servizio nel tempo è garantita dalla Congregazione Religiosa Guatemalteca “Marta e Maria”.
I lavori di costruzione inizieranno a Gennaio 2015 e termineranno nel mese di Gennaio 2017. L’inizio del servizio alla popolazione può essere prevista nei primi mesi del 2017.
Questi tempi possono variare leggermente a seconda delle condizioni che possono verificarsi sul cantiere di lavoro, ma faremo l’impossibile per di rispettare quanto programmato, dichiarato e nei tempi previsti.
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