IL CONTESTO
Nei primi anni novanta sono stati i bambini a pagare il prezzo più alto della crisi economica e sociale in Romania dopo la caduta del regime di Ceausescu. In tanti vengono abbandonati dalle famiglie, altri scappano da casa o dagli orfanotrofi.
Solo a Bucarest sono migliaia. Vivono di espedienti, non hanno un tetto, non frequentano la scuola, sono invisibili agli occhi del mondo. Molti iniziano a sniffare la colla, per non sentire la fame e dimenticare le sofferenze.
A Bucarest d’inverno fa freddo. I bambini cercano riparo nei canali sotterranei del riscaldamento centralizzato.
Nel 1992 arriva a Bucarest Miloud Oukili, un giovane clown franco-algerino. Profondamente colpito da questa realtà, decide di diventare per questi giovani un fratello maggiore, un capo branco. Guadagna la loro fiducia, li ascolta, li rende finalmente visibili, e attraverso l’insegnamento del circo, i ragazzini diventano protagonisti della loro vita e del loro futuro.
IL PROGETTO
Abbiamo deciso di rispondere a questa emergenza con la costruzione di un centro. La residenza si presenta come un modello familiare all’interno del quale si impara a socializzare, a rispettare le regole che vengono stabilite di comune accordo, a rispettare l’autorità, a formarsi attraverso la ripresa scolastica.
All’interno della casa sociale, gli educatori possono intervenire stimolando il gruppo verso l’integrazione e verso l’accettazione di un sistema di valori condiviso, sino ad arrivare alla completa autonomia, al riparo da pericoli e malattie.
Inoltre, la costruzione di questo centro residenziale ovvierà alla difficoltà del reperimento di appartamenti, ai costi particolarmente onerosi degli affitti, alla miglior gestione e rotazione personale, alla funzionalità di spazi interni ed esterni.
Gli obiettivi generali del progetto sono di migliorare le condizioni di vita dei giovani residenti nelle strade di Bucarest e proporre un’alternativa per quest’ultimi.
Gli obiettivi specifici del progetto sono di creare un centro residenziale di reinserimento sociale adatto alle caratteristiche culturali del gruppo dei beneficiari. Questo centro accoglierà i giovani offrendo una soluzione transitoria a coloro che oggi sono in balia dei rischi della vita in strada (il 50% dei giovani non stazionano per più di 3 mesi nella struttura).
Il progetto soddisfa i bisogni primari dei giovani ospiti: tre pasti al giorno, supporto per l’igiene quotidiana, disponibilità di cure mediche ed infermieristiche; le attività didattiche previste dal centro hanno come funzioni basilari la socializzazione, per diminuire l’aggressività e sviluppare il senso di partecipazione, il rafforzamento dell’alfabetizzazione e l’aiuto per il superamento degli esami scolastici (l’80% dei giovani riescono a reintegrarsi a scuola).
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